E mi guardi con occhi iniettati di sangue. E di sangue mi nutri. E di sangue si sporca, il tuo volto che piange. E’ di gelo il tuo tocco e come brina, morirà nel sole. E di sole morirà nei tuoi occhi, quel ricordo, se di ricordo sei fatto tu che sei solo ricordo, un ricordo sarai per me che son solo notte, e di notte son fatto. E una nota sarò nella notte e suonerò con il vento, se di vento son fatto. Sarò di ghiaccio, se di ghiaccio sorridi, io sarò ghiaccio. Se sarai vetro. Un altro naufrago s’è perso ad Occidente e ti dico ancora… che sarò pace se la pace vorrai sarò quiete pura, e silenzio avrai in cambio se le labbra chiuderai, se silenzio vorrai, le mie labbra chiuse avrai. E dannazione ti darò se mi tormenterai, se mi vorrai dannato, io ti darò il tormento, se un bacio mi darai, io ti darò il peccato, demonio diverrò nel fuoco del peccato.
In fiamma s’avvolge l’anima mia quando non dorme. In fiamme divampa. Di luce stanca. Ardente di te, nel vivo della notte. Nel nucleo della fiamma. E d’attesa mai stanca. Tra le fiamme divampa l’anima mia quando non dorme. Rovente di te. Di luce blanda. Nel vivo della notte. Nel nucleo della fiamma. E in fiamme s’avvolge l’anima mia che il tuo sangue ha bevuto. E nell’alba s’avvinghia. A ritmo di una danza. Ardente di te, nel vivo della notte. Nel vivo della fiamma.
E ora senti com’è amorfo, il battito, quel quieto pulsare, morbido, vivido, fra le rughe di velluto del silenzio, tessuto sul tuo viso.
(Letters From Hell, Chapter IX)