Anima in Vendita

E la mia mente annebbiata. Questa mia vita sedata. Spezza una nota la notte. Il mio ruggito s’infrange, distrugge. Le tue membrane di vetro. Le mie penombre. In questo fuoco bruciamo. In questo fuoco si spegne. L’assolo che ieri ho suonato. Questa fottuta prigione. Dove ho rinchiuso il mio cuore. Solo nel lento svanire. Cerco spiragli di luce. Seguo tracciati di fumo. Evoco spettri dal limbo. Mangio la carne di un corpo. Che non ho voluto. Cerco le luci disperse. Tengo il mio teschio sul collo. Muoio in un dolce risveglio. Piango la fine di un giorno. Mentre le ansie si fottono. Quel che ci resta da vivere. Volti la pagina. Tutto riparte da capo. Quella mia mente annebbiata. Quella mia vita sedata. Spezza una nota la notte. Mentre il ruggito s’infrange, distrugge. Le tue membrane di vetro. Un miserabile pianto. Che non fa pena a nessuno.

Iperspazio

Mi sorprendo dolcemente distratto a osservare il tuo tempo svanire. Impotente. A percorrere strade deserte. Riflesso della decadenza. Principe delle città morte. Sono qui dolcemente arrendevole a scoprirne segreti nascosti. Mi nutro di vibrazioni che mi connettono al resto del mondo. Energie primordiali trasmettono impulsi dalle mie sinapsi alle tue. Sono qui nel mio angolo buio. Percorrendo tempi senza spazio e spazi senza tempo. Niente può essere quantificato. Tutto collassa qui dentro. Una forma. Un respiro. Una stella. Tutto è spettro del tempo. Un pittore di sogni ancestrali espressi in numeri. Sono impulso elettrico tradotto in cifre. L’algoritmo di una mente malata. Sono l’uno e lo zero. Sono impulso. Perfette sincronie di bit sul flat screen. Divina poesia. Che riunisce passato e presente. che varca i confini. Sottile erotismo orgiastico compresso sotto una tuta in pvc. Pensiero che permea e pulsa nella materia, nella fibra. Mentre corro su pilastri di silicio. E vibro, condensandomi, fino a sentirmi vivo. Le molecole di un tempo che consuma. mentre osservi. Digitali sensazioni che ci avvolgono. Voluttuosi desideri sincronizzano. L’ascesa del mio corpo cibernetico, nell’universo.

 

Oscuri presagi ed insidie nascoste si svelano agli occhi di un guerriero affascinato dalla bellezza antica di un angelo cresciuto all’inferno e ne carpisce lo splendore racchiuso nel battito delle sue ali d’argento. Divino artefatto nascosto in un corpo avvolto in fili di seta nera si lascia scoprire da mani prive di tatto e inzuppate in un crimine volgare. Ti chini a raccogliere ombre sottili che sfumano sotto occhi curiosi ed incerti mentre la nebbia dell’insicurezza tesse tele maestose sopra i nostri destini che sono ormai già scritti da tempo fra le sottili linee non percepite dal sentire umano. Eppure, percettive intuizioni, ci permettono di scorgere trame invisibili che muovono per noi le pedine e scelgono le nostre carte, in un gioco raffinato e perfetto di incastri e combinazioni.