Quello che sono ha il mio nome.

Mese: Ottobre 2012

[Onde H]

Deserti di cemento. Cuori di città. Rumori di fondo. Voci incomprensibili. Grida di condanna. Capo reclino in avanti. Ombra che muore calpestata. Il peso dell’invisibile. Immagini sfuocate. Gli aerei che precipitano. Fuoco che divora immagini. Sensazione di morire. Gli alieni in mezzo agli uomini. I morti in mezzo ai vivi. I gay in mezzo agli etero. Le categorizzazioni. Le scissioni nelle scissioni. Le suddivisioni numeriche. Le appartenenze sociali. Le guerre e i bombardamenti. Nel male c’è sempre un po’ di bene. Nel bene c’è sempre un po’ di male. Il cuore che batte. La testa un incudine. La gente che ride. La gente che vive. Un corpo che non appartiene. Un mondo che non appartiene. Restare al riparo. Ridurre il dolore. Voglia di gridare. Occhi che non piangono. Le benzodiazepine. Tremare di paura. L’impotenza di una farfalla. Un palloncino trafitto d’aghi. Chiudersi dentro l’armadio. Un funerale in marcia nell’anima. Le ore prima di dormire. I consigli per fare acquisti. I bombardamenti pubblicitari. I secondi che diventano ore. Quei risvegli violenti. Lame che incidono pelle. Colpi di frusta. Ferite da medicare. La pelle rialzata. La freddezza del marmo. La luminescenza di un’anima. La poca forza nelle gambe. Il sentirsi anormali. Il debito karmico. La nausea e i dolori di stomaco. Rifugiarsi sotto le coperte. L’agorafobia. La ricaptazione della serotonina. I bombardamenti neurali. Il pensare a mente lucida. Gli spessori non misurabili del silenzio. L’ossessione della perfezione. Le mastoplastiche additive. L‘epilazione laser. I trapianti monobulbari. Un metronomo che batte il tempo di una fine. Le sigarette fumate di fretta. La freddezza dell’esistenza. La gente in motorino sotto la pioggia. Gli ombrelli aperti. L’asfalto dipinto di grigio. I tramonti coperti di nuvole. La continua ricerca di calore e affetto. L’incoerenza con sé stessi. Le persone senza ideali. L’impermanenza di tutti i fenomeni. La vacuità delle cose. L’illusione di amare. Il miraggio di esistere. Il sapore amaro della sconfitta. Le repressioni emozionali. L’amore non espresso. I sentimenti non corrisposti. I meriti non riconosciuti. Le accuse ingiuste. La superficialità. Il mondo che gira intorno a sé stessi. La liberalizzazione. La globalizzazione. I termini mediatici. I campi elettromagnetici. Le microonde. I buchi neri. L’anticristo. Le onde anomale. Le pressioni psicologiche. I ricatti morali. I corpi perfetti sulle copertine. I cibi transgenici. I prodotti biologici. L’amianto. I treni che deragliano. Il surriscaldamento globale. La continua ricerca del benessere e dell’equilibrio. Le correlazioni istintive. I freni inibitori. L’evidenza delle onde H. Le aritmie sinusali. Lo spettacolo luminescente delle droghe. Lo sballo del sabato sera. La testa che vortica. Le allucinazioni. L’ondeggiare di ogni cosa. La soppressione indotta delle inibizioni. L’amore artificiale. La fame chimica. Le cellule cerebrali. La dipendenza psicologica. La dipendenza fisica. La lenta morte dell’anima. Il rallentamento delle attività psicomotorie. Il senso della misura. Il crollo serotoninergico. I ponti neurali. La sicurezza in se stessi. Gli squilibri ormonali. Il temperamento ciclotimico. Le tempeste citochiniche. I residui embrionali. La bomba atomica. Il buco nell’ozono. L’avvicinarsi del sole alla terra. Le rivelazioni. La soglia del dolore. Le profezie di Nostradamus. I fermenti lattici vivi. Le scorie nucleari. L vita in eurovision.

[Fantasma]

Oh Fantasma…
Dove vai vagando stasera.
Sotto quale ombra.
Nascondi i tuoi passi.
Sotto quale volto.
Trattieni l’eterea tristezza
Che ti incatena
Ad una vita mortale
Che non hai scelto tu.
Viaggeremo insieme io e te
in questo esilio
ci accompagneremo
Lungo le strade piangendo
sotto i lampioni morendo
Sulla spalla destra
Tutti i dolori
Tutti quei sogni infranti
E’ già ora di andare..
Ma dove?!
Lungo le strade a pregare,
ad incontrare passanti
A spaventare la gente
ad inseguire
le loro ombre.

[Vorrei…]

Vorrei dirvi tante cose. Raccontarvi tutto. Conoscere le vostre storie. Chi siete. Perché piangete. Se credete nell’amore. Se il cuore vi fa male e a chi lo avete dato. Vorrei dirvi tante cose. Raccontarvi tutto. Quanti anni avete. Sapere dove andate. Con chi dormite. Quali sono i vostri sogni. Se i vostri occhi sono pieni di speranze. Se vi sentite soli. Se la gente vi spaventa. Dove siete. Cosa sognate.

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