Quello che sono ha il mio nome.

Mese: Dicembre 2006

[Liberami dal Male]

Abbiamo queste vene. Queste vene. Queste vene. Che amiamo rigonfiare. Che amiamo far esplodere. Sempre di più. Sempre più noi. Sempre più vivi. Sempre più insieme. Sempre più forti. Sempre più pieni. Sempre di più. Sempre più grandi. Sempre più magnifici. Sempre più morti. Sempre più vivi. Sempre più vittime. Sempre più crimini. Sempre più estasi. Sempre più a fondo. Sempre più veri. Sempre più vivi. Sempre di più. C’è questo cuore madre. C’è questo cuore. E queste ali maestose ed incerte che sbattono. Sbattono. E non si stancano mai. E questo cuore affamato e nostalgico che batte. Batte. Senza fermarsi mai. Ogni suo colpo è infallibile. E il suo ferire impeccabile. Oh madre, se solo potessi sentirlo questo male che ho dentro come io sento il tuo. Oh madre, se solo potessi sfiorarlo e guarirlo. Ho queste ali eleganti e mostruose che sbattono. Sbattono. Ossessionate dall’aria in cui vivono. Appesantite da ogni piuma che portano. E questo cuore. Questo cuore. Ho questo cuore affamato e insaziabile che ingurgita sangue dentro ai ventricoli e non vuole morire. Ogni suo colpo è infallibile. E il suo dolore implacabile. Oh madre se solo riuscissi a vederlo il mio cancro e a estirparlo. Oh madre se solo potessi appoggiare le mani e guarirmi. Sempre più in alto. Sempre più in volo. Sempre più vivi. Sempre più forti. Sempre più grandi. Sempre più veri. Sempre più pieni. Sempre più immensi. Sempre più nudi. Sempre di più. Sempre più folli. Sempre più lontani. Sempre più lividi. Sempre più brividi. Sempre più vivi. Sempre più lucidi. Sempre di più.

 [Cos’hai?]

 [‘Niente’]

Accusa tua madre. Urla a tua madre. Ferisci tua madre. Distruggi tua madre. Spezza tua madre. Piangi tua madre. Ribellati a tua madre. Rimpiangi tua madre. Rinnega tua madre. Tua madre ignorante. Tua madre cattiva. Tua madre lontana. Tua madre vicina. Tua madre orgogliosa. Tua madre arrabbiata. Tua madre insensibile. Tua madre malata. Tua madre cieca. Tua madre preoccupata. Tua madre all’antica. Tua madre offesa. Tua madre egoista. Tua madre lontana. Tua madre assente. Tua madre in cucina. Tua madre che fuma. Tua madre disperata. Tua madre che porta la croce del mondo. Rinnega tua madre. Offendi tua madre. Ferisci tua madre. Fai piangere tua madre. Ama tua madre.

Oh madre se solo potessi appoggiar le tue mani sopra il mio petto e guarirmi. Ho questo cuore che batte. Che batte. Che ingoia dolore. Ho queste ali mostruose e avvolgenti che sbattono. Sbattono forte. Sempre di più. Sempre più a fondo. Sempre più vive. Sempre più immense. Sempre più folli. Sempre più in alto. Sempre più belle. Sempre più nude. Sempre più vive.

Dolce madre. Disperata madre. Preoccupata madre. Affettuosa madre. Puttana di una madre. Fierezza di una madre. Dolce madre. Spietata madre. Sofferta madre. Feroce madre. Madre invadente. Stronza di una madre. Crudele madre. Delicata madre. Amorevole madre. Gioiosa madre. Annientata madre. Soffice madre. Spezzata madre. Sorda madre. Dispettosa madre. Gravida madre. Speranzosa madre. Piegata madre. Compassionevole madre. Sgraziata madre. Ammirevole madre. Invadente madre. Brillante madre. Incompresa madre. Calpestata madre. Offesa madre. Sorridente madre. Straziata madre. Regina di ogni spina. Sovrana del dolore. Liberaci dal male.

Madre. Regina di ogni spina. Sovrana del dolore. Liberaci dal male.

[In Absentia #3]

A volte penso ad un mattino di marzo. A quell’arrivo. In aeroporto. Con le valige. Nel quale muoio ogni notte. A volte penso ad un arrivo. In un mattino di marzo. Con le valige. In aeroporto. E sento il cuore che batte. La gente. Gli sguardi. Ti cerco. Esplodo. In un abbraccio che immagino durare minuti senza fretta. E senza fine. Qualcosa che sembra. Per sempre. A volte mi vedo su quel treno mentre vengo a prenderti. […Ho sempre pensato a come ringraziarti. Per avermi fatto il regalo più grande e più forte. Per avermi donato tutto ciò che hai]. A braccia aperte. Corro da te. A volte sento la scia di una lacrima strisciare sul viso ma il cuore si oppone all’arresa. L’arresta. Contrappone speranza a paura.

[…mi manchi …]

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