1. Always meet in a public place on first meeting.

2. Never give your last name, home address, work or home telephone number.

3. Always tell a friend or family member where you are going. Leave the name and phone number of the person you are going to meet. Arrange a time to call you and say you are safe.

4. Always leave immediately if the person you are meeting becomes rude, aggressive or inappropriate.

5. There are no sexual favours expected from any dates.

6. Don’t promise them love or other things you cannot keep or afford.

7. Always be nice and smiling with your clients.

8. Don’t permit to leave marks on our body. Remember, your body is your job.

9. If someone uses violence, do not esitate to call the police. Remember, prostitution is not prohibited, violence is illegal.

10. Dove volano gli Angeli?

Sciolto nell’aria di una stanza sconosciuta. Ansimo e sbatto. Uccido. Afferro. Volti sudati e alcool. Volti sudati. Graffi. Sciolti nel silenzio di un monolocale alla periferia del centro. Senza parlare. Anima sterile. Il cuore sogna ancora. Il corpo no. Occhi bassi per strada. Lui mi cammina a fianco. Non parla. Il silenzio ci accompagna, guida i passi nella fretta di arrivare in una nuova gabbia. Eccomi. Anima allo stato brado. Sciolto nell’aria di una casa inesplorata. Non è cambiato niente qui dentro. E’ tutto come un tempo. Lo stesso quadro. La stessa scena. – Non sei cambiato per niente – mi ha detto. – Sei ancora il bambino di un tempo.-  -E’ perché non mi hai guardato bene dentro.- Di nuovo in bocca il sapore della carne. Un bacio che non sa di niente. Di cose già vissute. Una carezza che ha il sapore antico del tempo. Un bacio che ha l’intento di addolcire l’amaro di un lontano ricordo che sa di vento. La stessa scena. La stessa stanza. Non è cambiato niente. Anche il sapore della carne è lo stesso. Un volo d’angelo nel letto di lenzuola bianche accentua il brivido che sulla pelle si trattiene a stento. Mani che afferrano. Carico in canna sette colpi di dolcezza da sparare col silenziatore. Finché non cade l’intento, l’aria possiede, sparo a sangue colpi di pistola che rimbalzano sulla gomma del tuo corpo dove si contano, trentaquattro anelli come nel tronco di un albero. Entrano da dietro e sbocciano nel nulla. Ho controllato le mie emozioni per troppo tempo. I’m losing control. Pagherai anche per questo. Un prezzo equo, che sia pari a quello che ho pagato io. Qualcuno paga sempre. Sciolto nell’aria di una stanza vuota. Ansimo e sbatto. Come ago in vena entro. Bocca nella bocca. Sangue al sangue. Carne nella carne. Hai di me negli occhi un’immagine riflessa capovolta dove non mi riconosco. Ho di te le mani. Hai di me la bocca. L’anima no, non la toccherai. Sciolto in un bacio che sa d’aria e di vendetta si sporca. Ansimo e sbatto. Uccido. Afferro ed affondo. Mani impregnate di me, di te, di noi, di nulla. Dita sporche di sperma. Violenta ossessione. Arrivare. Arrivare. Colpire e ferire. Affondare. Venire. L’aria è con me stasera. Sfido la notte ancora. Come la prima volta. Solo che ho più paura. Sciolto nell’aria di una stanza inesplorata. Disegnata da ombre figlie di una luce che filtra dal nonsodove. Guardo un display che scrive unaequarantacinque. Ho fretta. Ho voglia. Ho freddo. Ho tutto. Spogliati. Fottiti. Fottimi. Ti guarderò abbaiare. Con occhi sconosciuti ti regalerò l’impeto di una mano che scende e risale ferendo a rallentatore. Scende e risale. Sotto le lenzuola. Tips for clients tips for boys. Prima regola: Non promettere loro amore. O altre cose che non potresti mantenere. Ora voltati e dimmi, dimmi com’è. Vedermi dal basso. E’ come quattro anni fa? Quando avevi l’esclusiva di guardarmi dall’alto? Vacci piano, ripete. “Piano”. Ripete. Con faccia eccitata da bestia che ha fame. Ma ti eccita il gioco lo so che ti piace. Te lo leggo nel nulla. Lo sento nell’aria gravida. Lo ascolto nei gemiti. Allora non parlare e baciami. Non ti deluderò. Pagherai anche per questo. Prima di uscire. Qualcuno paga sempre. Ho una vertigine in testa. Bevo un sorso di birra, prendo tempo. Tempo. Sciolto nell’aria di una stanza vuota sono appeso al soffitto. Ho occhi di ghiaccio e in faccia un ghigno diabolico che nel buio si nasconde. Ancora. Ripete. Più forte. Ripete. Il telefono (sgradita presenza) suona soffocato dai vestiti ammucchiati. Cerco la luna ma non so dove sia. E’ una notte senza luna la mia. Ho in volto il lampo ed il tuono e ascolto parole che promettono amore. Quale assurda bugia. Ho in bocca il vento e trattengo la spinta che afferra le gambe ed affonda nel cuore. Sfiorando appena l’anima. Non credo più all’amore. La porta del mio cuore è momentaneamente chiusa. Riallaccia i pantaloni stronzo. E ricordati di pagare prima di uscire. Qualcuno paga sempre.

Don’t promise them Love, or other things you cannot afford.