Conservo i tuoi messaggi più usuali, di modo che rileggendoli io ti possa vedere nella tua quotidianità, quando sei in posta o in lavanderia, quando mi scrivi delle tue giornate di lavoro o delle faccende di casa, so quanto in quei momenti ci si senta soli, per questo io ti sento più vicino, e con il mio pensiero ti accompagno sempre. Quando li leggo gioisco dei tuoi sforzi e del tuo impegno, e a volte soffro per la tua pigrizia. Ciò che accade nello straordinario è un riempimento temporaneo, ma è nell’ordinario che i nostri vuoti ci inghiottono.