Qualche volta avrai sentito anche tu il silenzio graffiare da dentro. Il bisogno di afferrare e stringere qualcosa e di sentirlo tuo, almeno in parte. La necessità di espandere un momento a qualcosa che possa durare oltre. Percepire l’importanza di qualcosa che ti fa sentire bene, grande. Un’energia che ti riempie. Un grido che ti espande. Il desiderio, forse la necessità di immortalarlo lì. Davanti agli occhi. Senza bisogno di nascondere niente. Perché la vostra dimensione si trova al di là di ogni spazio. Oltre gli schemi e i concetti. La voglia di star bene. Di correre e gridare senza voltarsi mai un momento. Vivere l’attimo. Senza catene ne vincoli. Senza promesse. Col giusto controllo. Senza strane astute strategie che ferirebbero e basta. Lasciarti animare solo dalla necessità di un contatto. Senza fotterci il cervello in quei giochi spietati e fuori controllo. A dosi precise e dirette. La spontaneità di ogni gesto. La naturalezza. Cercarci mille volte e mille volte trovarci. L’essere liberi. Davvero liberi. Sincronizzando il ritmo. L’intensità. Fino all’orgasmo.

E’ tutto qui ciò che voglio.

Nel riflesso inverso dei tuoi occhi.