Quello che sono ha il mio nome.

Mese: Novembre 2010

[Nessuno]

Ogni giorno aprire gli occhi una ferita. Una ferita che sanguina. Un grido fino a te che non si spezza. Una preghiera in ginocchio rivolta. Sempre ho pensato al passato come uno specchio in cui riflettersi. Mille volte io non mi assomiglio. In quel riflesso. Neanche l’ombra. Solo un nome, nient’altro. Un nome. Nessuno. Spettri di un luogo lontano nel quale io più non vivo. Mai andati via. Coi pugni pieni d’un amore ch’io non ho mai compreso. Mai ritornati. Io sempre altrove. Irraggiungibile. Io il senza cuore il terribile. Il vagabondo bastardo. L’inafferrabile. Una carezza spietata. In uno scrigno le foto dal tempo sbiadite. Le loro lettere. In quel segreto di me neanche l’ombra lontana. Soltanto un nome. Nessuno. E’ doloroso per me il tuo feroce ricordo. Tu abiti in mondi dov’io non posso raggiungerti. Vivo da solo il mio esilio nel tempo. Perso fra stelle e pianeti lontani. Sguardo straniero dentro al silenzio d’una preghiera dal volto strappata. E’ nella notte che si disperde il mio fiato. Sulle ceneri di distrutti pregiudizi sui quali il mio sonno distendo. In questa decadenza che lentamente avanza io sarò di te il difensore eterno. Possa la pioggia su di me rovesciare la sua imperiosa forza. Rendermi occhi per ritrovar della bellezza il chiarore. Della notte l’esaltante slancio che nella tempesta riversa. Portami in alto. Sempre più in alto. Dove nessuno ci possa raggiungere.

[Un Regalo]

“Un omaggio ad un’anima in grado di emozionare sempre con le sue screziate parole elettriche.”

(Un regalo per me da Lydan)

…Grazie…

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