Quello che sono ha il mio nome.

Mese: Settembre 2007

[Whispers]

Adesso ho un bisogno speciale. Un’urgenza che è quasi implacabile. C’è un punto oltre il quale non riesco a vederti. A volte ti lasci sfiorare e raggiungere. Oltre ad esso non riesco ad andare. Cerco di avvolgerti e arrivarti dentro. Senza stringere le braccia troppo forte. Mi lascio andare a queste alchimie che ci attraversano. E mi sembra che tutto sia speciale. Mi sento bene. Ti sento addosso. Tutto si espande intorno, fino a svanire. Ci sono cose che a volte confondono. Posso aspettare. Ma c’è bisogno che tu dica qualcosa, che mi guidi verso la giusta direzione.

Turn off the light.

Posso ingoiare tutte le parole.

Ma non le mie emozioni.

Ho voglia di gridare.

Forte.

[Frames]

Qualche volta avrai sentito anche tu il silenzio graffiare da dentro. Il bisogno di afferrare e di stringere qualcosa e di sentirlo tuo, almeno in parte. La necessità di espandere un momento a qualcosa che possa durare oltre. Percepire l’importanza di qualcosa che ti fa sentire bene, grande. Un’energia che ti riempie. Un grido che ti espande. Il desiderio, forse la necessità di immortalarlo lì. Davanti agli occhi. Senza bisogno di nascondere niente. Perché la vostra dimensione si trova al di là di questo. Oltre gli schemi e i concetti. La voglia di star bene. Di correre e gridare senza voltarsi mai un momento. Vivere l’attimo. Senza catene ne vincoli. Senza promesse. Col giusto controllo. Senza strane astute strategie che ferirebbero e basta. Lasciarti animare solo dalla pura necessità di un contatto. Senza fotterci il cervello in quei giochi spietati e fuori controllo. A dosi precise e dirette. La spontaneità dei gesti. La naturalezza. Cercarci mille volte e mille volte trovarci. L’essere liberi. Davvero liberi. Sincronizzando il ritmo. L’intensità. Fino all’orgasmo.

E’ tutto qui ciò che voglio.

Nel riflesso inverso dei tuoi occhi.

[Una Domanda]

Un giorno mi porrai una domanda.

Comporterà un’opzione. Una scelta. Non aver paura di farla. E’ così semplice in fondo. Quando sentirai il momento, tu fallo e basta. Io sarò lì ad ascoltarti, pronto a spiegarti ogni cosa. Non ti nego che ho fretta. Vorrei sentirla. Fulminea. Diretta. Sopra la pelle bruciare. In questo istante. Ma so portare pazienza. Ti dico solo che sto pensando alla risposta quanto tu alla domanda. E sono certo, sarà quella giusta. So che in qualche modo riesci a sentirmi. Come io sento te. C’è in quest’aria un trasporto avvolgente (lo senti?). E sulle labbra un sapore leggero (di tenerezza?). Potrei sorprenderti.

So che è poco. Ma non posso anticiparti altro. Non adesso.

Lascio in sospeso questo momento.

Aspetto te.

C’è un grande spazio qui sotto.

Vorrei riempirlo.

Sorprendimi.

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