Quello che sono ha il mio nome.

Mese: Aprile 2011

[Protection]

‘Non dimenticare che tu hai una famiglia, che ti protegge.

Hai delle persone, che ti proteggono.

Hai degli amici, che ti proteggono.

Ed hai anche un maestro, che ti protegge.

Tu sei una persona protetta.’

Grazie, Maestro.

[La Tua immobile Carezza]

Ho pensato di trovarti, dispersa fra mille cianfrusaglie di un cassetto che ho tenuto sempre chiuso. Ma lì tu non c’eri. E forse neanch’io. Nemmeno il riflesso di un sole caduto. Nell’assenza di uno spazio dove io potessi custodirti. Contenerti. Rallegrarmi riguardando i tuoi sorrisi. Le tue smorfie. Il tuo affetto contagioso. La follia che ci ha pervasi. Tempo. Quale inganno. Non c’è attimo che ora non sia eco al tuo ricordo. Non c’è voce in queste notti che non vibri del tuo affanno. Tempo. Quale inganno. Non c’è gesto in queste mani che non vibri del tuo esempio. Sulla pelle la tua immobile carezza. Ogni braccio ti trattiene. Ogni vena ti trasporta. Come potrei raccontarti l’immensità di un abbraccio? Il senso d’eterno con cui guardo il mondo?

 

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