Quello che sono ha il mio nome.

Mese: Ottobre 2013

[Parentesi]

Spero anche stavolta di lasciarti senza fiato. Ma sento che è così. M’immagino al tuo posto e quasi mi commuovo svelando il mio minuscolo regalo. Ce la metto tutta per riuscire a regalarti delle parentesi sospese. Qualcosa che sollevi, almeno per un attimo, perché una vita senza sogni è un treno vuoto e senza direzioni.

[Click]

Chiudere a chiave serve a poco. Qualcuno ti spierà sempre dal buco della serratura. Bisogna vedere quanti scheletri nell’armadio si hanno. Io posso lasciare tranquillamente la porta aperta. Al massimo troverai qualche giochino fetish o un paio di film porno. Cose di routine. Io credo fermamente che chi chiude le sue porte abbia la coscienza sporca. Vedo tanta gente passare il tempo a lucidarsi fuori, trascurando il dentro. Vivere di un’identità inventata, fasulla e vuota. Difficilmente le persone sono come si presentano. Le parole. Un fiume riversato in un abisso.

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